RITRATTO DI CATERINA CORNARO

PITTORE VENETO, metà secolo XIX
Olio su tavola, 87 x 66 cm
Inv. 551
Provenienza: donazione Caterina Coleman de Kay Bronson, 1890
Restauri: Akribeia di B. Girotto, 2017

Il dipinto è in discreto stato di conservazione, anche se la superficie pittorica risulta offuscata dalla vernice ossidata e dal deposito di polvere.
L’artista, probabilmente formatosi in ambito accademico veneziano, riprende il ritratto della regina elaborato da Gentile Bellini nel telero del “Miracolo della reliquia della croce” (1500) per la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia. Caterina Cornaro indossa l’abito cipriota, con le sue insegne e i gioielli, due lunghe ciocche di capelli rigorosamente biondi (come d’obbligo per le aristocratiche) le cadono sulle spalle. Risultano modernizzati la postura e l’orientamento del personaggio, che si presenta a metà figura con le mani intrecciate e decisamente ringiovanito in viso rispetto alla versione cinquecentesca.
L’opera, assieme a molte altre coeve, testimonia l’entità della mitizzazione della storia della regina Cornaro nell’Ottocento e non si esclude che al tempo del suo acquisto da parte di Caterina Kay Bronson (che poi donò il dipinto al Museo) potesse essere ritenuta un originale di Gentile Bellini. Nel mercato antiquario infatti non mancavano di certo i falsi ritratti del Rinascimento veneto di grandi maestri, che potevano attirare i collezionisti.