Jacopo da Ponte

Jacopo da Ponte, detto il Bassano ( Bassano del Grappa 1510/1515- Bassano del Grappa 1592), figlio di Francesco da Ponte modesto pittore, inizierà con il padre i primi passi nell’arte pittorica e a sua volta diventerà capo di una fiorente bottega bassanese, nella quale assocerà anche quattro dei suoi figli: Francesco il Giovane (1549-1592), Giovanbattista (1553-1613), Leandro (1557-1622) e Girolamo (1566-1621). Nonostante il pittore abbia trascorso la maggior parte della vita nel paese natale, guardò sempre all’arte veneziana, soprattutto quella di Tiziano e di Tintoretto e anche a quella manierista del Parmigianino ma specialmente del fiorentino Francesco Salviati che fu attivo a Venezia tra il 1539 e il 1541, portando con il suo operato novità toscane e romane. Tali influenze manieristiche sono evidenti nei disegni del Bassano, che oltre a mostrare una velocità di esecuzione quasi anacronistica, sono caratterizzati da una varietà di carboncini e matite su carte diversamente colorate e preparate. Dal punto di vista pittorica la sua massima adesione al Manierismo si avverte nel dipinto del 1547, Decollazione del Battista, oggi a Copenaghen, dove la tragica scena è ambientata in uno spazio complesso ed obliquo è popolata da personaggi in pose artefatte, mentre i colori stesi a larghe campiture ricordano quelli utilizzati dal Pontormo e dal Rosso. La produzione tuttavia del Bassano che darà origine al cosiddetto bassanismo, sarà quella di genere, ovvero caratterizzata da scene di tipo naturalistico e agreste. Una produzione che tanta fortuna riscuoterà anche al di fuori dell’ambiente veneto, soprattutto nel XVII secolo.