EUGENE BENSON

EUGENE BENSON (Hudson 1839-Venezia 1908)
Questa raccolta di opere del pittore e scrittore inglese Eugene Benson è stata donata dalla figlia acquisita Miss Constance Fletcher e giunge al Museo Civico nel 1937, dopo un periodo di sosta nel porto di Genova e di Venezia per questioni doganali.
Benson nasce Hudson (USA) e poi si sposta per i suoi studi artistici a New York presso l’Academy of Design, rimanendoci anche dopo gli studi come membro del consiglio accademico fino al 1963. Giunge poi in Europa per un soggiorno a Parigi tra il 1867 e il 1869 dilettandosi nella città tra arte e letteratura; infatti è soprattutto grazie alla sua attività letteraria come scrittore d’arte che l’artista si sostiene economicamente durante i suoi viaggi.
Con la compagna Violet, madre di Constance, giunge a Roma nel 1972 e poi dal 1888 si trasferisce stabilmente a Venezia presso Palazzo Cappello sul Rio Marin, uno dei più belli palazzi veneziani.
L’incontro con la cultura italiana è come una folgorazione per Benson che infatti diventerà quasi subito, con la sua dimora veneziana, il centro per gli esteti internazionali che giungevano in laguna per motivi di studio e di diletto. Al centro del suo interesse il mito di Giorgione, degli Asolani di Pietro Bembo e della magia della corte di Caterina Cornaro con l’idea di questo luogo idilliaco dove vivere di suggestioni poetiche, amorose e artistiche.
Il suo primo soggiorno asolano risale al 1985 su suggerimento dell’amico Robert Browning (1812- 1889), affascinato dalla città vi trascorre gran parte dei suoi soggiorni estivi interessandosi anche alla storia e alla nascita della città studiandola dalla preistoria fino al periodo del dominio veneziano.
La collezione pittorica giunta ad Asolo consta ora di 29 dipinti mentre in origine le opere giunte in città erano 36. Il gruppo di opere appare molto eterogeneo, con dipinti che rappresentano il suo intero soggiorno italiano: dagli sguardi sulla campagna romana (inv. 488-461), fino allo sguardo asolano, alpino e al Cadore (inv. 768). Le opere a soggetto asolano rappresentano però il nucleo più corposo: egli dipinge angoli caratteristici, tutt’oggi riconoscibili, ma anche gli aspetti della vita umile degli asolani, legandolo al suo fascino per il mondo idilliaco e campestre. Non manca uno dei soggetti chiave per Asolo: la Rocca fil rouge di molti dei suoi dipinti.
In tutta la sua produzione possiamo leggere la lezione impressionista con la sua grazie attenzione alla poetica dell’ora: i suoi dipinti infatti sono carichi di luce, vivi con questo pieno sole o rappresentati nel periodo del tramonto.
Con i suoi quadri l’artista partecipa alle prima Biennali a Venezia, ma anche ad esposizioni internazionali come i Salon di Parigi e le mostre presso la Royal Academy di Londra.

Untitled, 12/11/03, 2:53 PM, 16C, 3450x4776 (600+0), 100%, AIA repro tone,  1/50 s, R58.9, G46.8, B59.3
Ritratto fotografico di Eugene Benson